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Smaltimento rifiuti speciali pericolosi: cosa sapere sull’accord dangereuses route (ADR)

La gestione dei rifiuti speciali pericolosi è una tematica di grande rilevanza per le aziende, sia in termini di responsabilità ambientale che di conformità normativa. Una componente cruciale di questo processo è il trasporto di tali materiali, regolato dall’Accord Dangereuses Route (ADR), ovvero l’accordo europeo per il trasporto internazionale di merci pericolose su strada. Ma cosa prevede esattamente l’ADR, e quando è necessario?

Cosa sono i rifiuti speciali pericolosi?

I rifiuti speciali sono così classificati in virtù della loro origine e delle loro caratteristiche. In generale, i rifiuti prodotti dalle attività industriali, artigianali, sanitarie e commerciali rientrano in questa categoria, in quanto differiscono qualitativamente e quantitativamente dai rifiuti urbani.

I rifiuti speciali pericolosi, nello specifico, contengono sostanze che possono rappresentare un rischio per la salute umana o per l’ambiente. Questi includono solventi, vernici, oli esausti, rifiuti chimici, batterie e apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) contenenti sostanze pericolose. La corretta gestione di tali rifiuti è essenziale per evitare contaminazioni del suolo, dell’acqua e dell’aria.

L’Accord Dangereuses Route (ADR): normativa e applicazioni

L’ADR è un trattato internazionale entrato in vigore nel 1957, che regola il trasporto su strada di merci pericolose, compresi i rifiuti speciali pericolosi. Ad oggi, l’ADR è adottato da gran parte dei Paesi europei, Italia inclusa, e viene aggiornato ogni due anni per tenere conto delle evoluzioni tecnologiche e normative.

L’accordo prevede obblighi per tutta la catena del trasporto, in particolare sono soggetti al regolamento:

  • Gli speditori (che in caso di intermediazione coincide con l’intermediario stesso);
  • Gli imballatori;
  • I caricatori;
  • Gli scaricatori;
  • I riempitori (per le cisterne);
  • I destinatari;
  • Oltre ovviamente ai vettori o trasportatori.

Ogni attore della catena ha degli obblighi a cui sovraintendere.

L’accordo stabilisce criteri precisi per l’imballaggio, l’etichettatura e il trasporto di queste merci, con l’obiettivo di minimizzare i rischi durante il tragitto. Tra le disposizioni principali troviamo:

  • Classificazione delle merci pericolose: Le sostanze sono suddivise in classi (ad esempio: esplosivi, gas, liquidi infiammabili, sostanze tossiche o infettive).
  • Requisiti per i veicoli e i conducenti: I veicoli devono essere omologati e dotati di attrezzature specifiche. I conducenti, invece, devono possedere una formazione adeguata e un certificato ADR.
  • Documentazione: Ogni trasporto deve essere accompagnato da una dichiarazione contenente informazioni dettagliate sul carico.

Con il Decreto ministeriale del 7 Agosto 2023, il legislatore ha dato qualche indicazione specifica e alcuni livelli di esenzione per l’applicazione del regolamento.

Quando è necessario il trasporto ADR?

Il trasporto ADR diventa obbligatorio quando i rifiuti speciali pericolosi rientrano in una delle categorie classificate come pericolose dall’accordo. Questo significa che qualsiasi azienda che produca, raccolga o smaltisca tali rifiuti è tenuta a rispettare le norme ADR se prevede il trasporto su strada.

Tra i casi più comuni troviamo:

  • Il trasporto di rifiuti chimici provenienti da laboratori o industrie.
  • Lo smaltimento di oli esausti o solventi utilizzati nei processi produttivi.
  • La movimentazione di apparecchiature e macchinari contenenti materiali pericolosi.

Perché i rifiuti aziendali sono considerati speciali?

I rifiuti prodotti dalle aziende sono definiti “speciali” in quanto derivano da attività che generano quantitativi e tipologie di materiali diversi rispetto ai rifiuti domestici. La normativa distingue questi rifiuti per garantire una gestione adeguata, che consideri la loro specifica pericolosità e il loro potenziale impatto ambientale. Le aziende sono obbligate a identificare, classificare e smaltire i propri rifiuti secondo precise procedure stabilite dal Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006).

La gestione dei rifiuti speciali pericolosi è una responsabilità che le aziende non possono sottovalutare. Comprendere l’Accord Dangereuses Route (ADR) è fondamentale per garantire che il trasporto di tali materiali avvenga in sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. Affidarsi a professionisti del settore può fare la differenza, riducendo i rischi operativi e assicurando la piena conformità legislativa. In questo modo, le imprese contribuiscono attivamente alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

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